Un ritardo. Sarà proprio vero? Il test di gravidanza e… “SONO INCINTA!”
E mentre i genitori pensano a come dare a parenti e amici il lieto annuncio, il bambino si sviluppa con una velocità sorprendente.
Questo rappresenta l’inizio di un percorso scandito da nausee (ma non sempre), ecografie, analisi, ma soprattutto modificazioni del corpo e della psiche che hanno dell’incredibile.
È un periodo in cui paure e dubbi si affollano su se stesse, sul proprio corpo (Ingrasserò? Il parto sarà doloroso? Continuerò ad avere un aspetto gradevole? Come gestire la mia alimentazione in gravidanza?) e sul bimbo che nascerà (Sarà sano? Intelligente? Vivace?).
La verità è che non si è mai del tutto pronte ad affrontare un cambiamento tanto grande come la maternità, soprattutto se si tratta della prima volta. Quel che è certo è che si tratta di un evento che porta nella vita di una donna, del proprio compagno, della famiglia e degli amici che circondano la coppia una gioia grande ed intensa, una vera iniezione di euforia e vitalità.
I cambiamenti più evidenti sono certamente quelli fisici: il bacino si allarga, la pancia cresce, il seno aumenta di volume. All’interno del corpo di una donna gli organi si spostano e le costole si distanziano per far spazio al feto. Tuttavia dopo il parto, nel giro di qualche mese, ogni cosa “si rimette al suo posto” e le sembianze della mamma tornano “normali”. A volte restano dei chili da smaltire, a volte qualche smagliatura in più o la piccola cicatrice del taglio cesareo, ma nella maggior parte dei casi il corpo della donna non subisce alcuna sensibile modificazione.
In questo periodo, però, una mamma sente raccontare dai parenti o dalle amiche diversi aneddoti o miti riguardo la gravidanza e l’allattamento, che possono creare dubbi e generare confusione.
Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza e di sfatare alcuni pregiudizi!
“SI DEVE MANGIARE PER 2”
Un errore molto frequente è quello di consumare grosse quantità di cibo che si traducono in un vero surplus calorico ed in un conseguente eccessivo aumento di peso.
L’alimentazione della gestante non dovrebbe differire molto da quella seguita normalmente, infatti il fabbisogno calorico aggiuntivo nel primo trimestre è veramente irrisorio, circa 70 Kcal al giorno, che corrispondono al quantitativo calorico di una mela, per arrivare ad un massimo di 500 kcal in più nell’ultimo trimestre.
Il regime alimentare della mamma dovrà, dunque, subire modificazioni soprattutto nella qualità degli alimenti consumati, al fine di assicurare la copertura dei fabbisogni energetici propri e del nascituro.
La regola fondamentale potrebbe, quindi, essere così rivista: “NON SI DEVE MANGIARE PER DUE, MA DUE VOLTE MEGLIO!”
“LE ‘VOGLIE’ MATERNE MACCHIANO LA PELLE DEL NEONATO”
È opinione comune che le voglie alimentari siano il segno che al bambino manca qualche particolare nutriente; tuttavia, questa teoria non è mai stata dimostrata. Oltretutto, secondo la tradizione popolare, quando la mamma desidera un particolare alimento e tocca una parte del corpo prima che la voglia venga soddisfatta, il bambino nascerà con una macchia cutanea rappresentativa del desiderio insoddisfatto in quella parte del corpo. Non si conoscono le precise ragioni di questi, talvolta, bizzarri desideri alimentari, ma potrebbero corrispondere all’aumento di alcuni ormoni, ad esempio degli estrogeni. Le cosiddette “voglie” sono di varia natura e colore: gli angiomi color fragola sono formati dall’accumulo di vasi sanguigni sotto la pelle e non dipendono dalla voglia di fragole della madre; gli angiomi color caffè o caffelatte sono causati da una maggior concentrazione di melanina e non dal desiderio di queste bevande. In generale, fintanto che i desideri e le avversioni alimentari non vi allontanino eccessivamente da un regime alimentare sano ed equilibrato, potrete assecondarli senza particolari preoccupazioni!
“BERE BIRRA IN GRAVIDANZA FARÀ PRODURRE PIÙ LATTE”
È stato dimostrato che la produzione di latte dipende da processi neuro-ormonali e non dalla quantità di birra che assume la donna. Al contrario, l’abuso degli alcolici in genere potrebbe aumentare il rischio di anomalie fetali, risulta, quindi, importante limitarne il consumo.
“SI DEVE BERE L’OLIO DI RICINO PER EVITARE LA STIPSI”
In gravidanza, il transito intestinale, è rallentato per un migliore assorbimento delle sostanze nutritive. Inoltre, l’utero ingrossato schiaccia il retto ostacolando il normale deflusso delle feci. Anche l’aumento del progesterone, che rilassa i muscoli, rallenta l’attività dell’intestino. Tutte queste condizioni possono causare stitichezza che, al contrario di quanto si possa pensare, non si cura con l’olio di ricino. È indicato, invece, mangiare cibi ricchi in fibre, come frutta, verdura e crusca, e bere molta acqua. È consigliato anche lo yogurt, perché i fermenti lattici in esso contenuti mantengono in equilibrio la flotta batterica, favorendo il buon funzionamento dell’intestino.
Una corretta alimentazione in gravidanza non serve a dimagrire, ma a non aumentare eccessivamente di peso, evitando problemi quali: diabete gestazionale, pre-eclampsia, parto prematuro, macrosomia fetale (con rischi aumentati per il parto).
Dobbiamo metterci tutte a dieta, quindi? Si, ma non nella sua concezione di regime ristretto e proibitivo che spesso assume. Farsi consigliare da un nutrizionista su come gestire la propria alimentazione è molto importante per non incorrere in errori banali dettati da una scarsa informazione o da idee errate che si diffondono con facilità.
Dott.ssa Alessandra Esposito – Biologa Nutrizionista
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FB: Dott.ssa Alessandra Esposito-Biologa Nutrizionista