Marco Verri fotografia di gravidanza a Lecce

Chiama Angeli: a cosa serve?

Il gioiello che quasi tutte le mamme in dolce attesa indossano e viene spesso utilizzato durante il servizio fotografico di gravidanza, da dove prende origine?

Composto da un ciondolo sferico legato da una lunga catenella, contiene all’interno un piccolo xilofono che urtando il ciondolo emette un suono dolce. Si pensa sia in grado di richiamare l’attenzione dell’angelo custode nel corso della gravidanza.

Infatti, le storie raccontano che il suo suono sia magico e che abbia il potere di chiamare l’Angelo Custode di chi lo indossa per fornire protezione, conforto e guida durante la gravidanza. Una protezione per la mamma, ma anche per il bambino che sta per nascere.

Nella cultura dei Maya, il ciondolo era noto come il “Llamador de Angeles” ovvero il “Chiama Angeli”. Una leggenda tramandata nei secoli narra come il suono delicato ed unico di ciascun pendente avesse il potere magico di attirare l’Angelo Custode di chi lo indossa, proteggendo ed accompagnando per tutta la vita.

A cosa serve…

È molto utile per rilassare il bambino: posizionando il ciondolo a contatto con il pancione, permette al piccolo di sentire la sua presenza durante i movimenti quotidiani.

Un uso pratico del chiama angeli potrebbe esserne fatto durante l’allattamento: modificando la lunghezza della catenella fino al seno, il chiama angeli può essere utilizzato come gioco dal bambino oppure per addormentarlo tra le braccia di mamma. Riascoltare quel suono in un momento di agitazione, per il pargolo potrebbe risultare un suono rilassante in quanto potrebbe ricordare il grembo materno.

 

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Il mio campo di azione è in provincia di Lecce. Il mio studio fotografico è a Melendugno.

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